
Durante l’ultimo anno di università ho iniziato uno stage a Basilea, Svizzera, dove poi mi sono stabilita e dove mi trovo ancora adesso. Purtroppo, riesco a tornare in Italia abbastanza di rado, e a Roma ancora più di rado, nonostante (senza essere troppo sentimentali) rimanga la città al mondo che più preferisco. La pandemia non ha certo reso le cose più semplici, ed è anche per questo che sono stata ben felice di riavvicinarmi, anche se solo virtualmente, alla mia università prendendo parte a un nuovo programma appena lanciato.
Reconnect Luiss è un progetto di mentoring da Alumni borsisti (c.d. Insider Guide) a studenti Luiss assegnatari di borsa di studio (c.d. Guided Student). Che dire? Un primo bilancio molto in positivo. L’idea mi è sembrata da subito molto valida: anche se non si può generalizzare, gli studenti con borsa di studio di solito hanno una serie di domande ed esigenze particolari che possono essere comprese molto bene da chi si è trovato nella stessa situazione. Io, per esempio, mi ricordo una di aver avuto una preoccupazione costante di mantenere una media alta e dare gli esami il prima possibile. Ripensandoci, molto stress era in realtà immotivato e analizzare la situazione in maniera distaccata e razionale, magari con l’aiuto di una figura più esperta, sarebbe stato sicuramente utile.
Credo che fare parte del programma sia anche molto gratificante per gli Insider Guide, che possono supportare qualcuno e hanno l’opportunità di ‘ridare indietro’ (nel senso americano di ‘give back’). Io finora non ho mai preso parte a programmi formali in qualità di mentor, però mi è capitato spesso di parlare con studenti e, a parte dare una serie informazioni e contatti, ho raccontato anche la mia esperienza universitaria in generale e ho dato tutti i consigli che avrei dato alla me diciannovenne. Uno su tutti che mi piace particolarmente dispensare: cogliere tutte le opportunità di attività-extra che l’università offre e di non aspettare l’ultimo anno – come ha fatto io – per iscriversi a una associazione studentesca (che ricordi splendidi che ho di Luiss Sostenibile!!). Queste conversazioni mi piacciono molto, non solo per i ricordi che portano ma perché è bello usare la propria esperienza per aiutare qualcuno.
L’idea del mentoring in generale comunque, merita secondo me una lode a sé. Io finora ho avuto tre mentor. Durante l’università ho avuto una mentor con cui ho parlato molto del lavoro in azienda (all’epoca ero molto indecisa se puntare al settore pubblico o privato). Poi, quando ho iniziato a lavorare nel privato, ho avuto un mentor che mi ha parlato soprattutto del dipartimento in cui lavorava (stavo considerando posizioni in un’area affine). Infine, dopo che ho cambiato posizione verso appunto quell’area, ho avuto un mentor con cui ho parlato soprattutto dei comportamenti e attitudini delle persone sul posto di lavoro. Tutti gli incontri hanno portato occasioni uniche di formazione che mi hanno aiutata tantissimo nel mio percorso.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare però, il mentor non è necessariamente un esperto che offre soluzioni, ma qualcuno che ascolta e fa domande per stimolare il pensiero. Non sceglie ma aiuta a scegliere, non guida ma aiuta a guidarsi. Io ho avuto modo di sperimentare questo in prima persona: lavoro in area commerciale ma alcuni dei migliori consigli professionali li ho ricevuti da una mentor che è scienziata e lavora in laboratorio. Durante i nostri incontri, occasione di confrontarsi con qualcuno con una prospettiva del tutto distaccata mi ha fatto rivedere i problemi sotto una luce molto diversa e considerare altri fattori: sicuramente è stata una delle esperienze migliori di crescita personale e professionale.
In sintesi, il nostro ruolo come Insider Guide in Reconnect Luiss non sarà quello di far seguire i nostri passi alle giovani menti che ci saranno affidate, ma stimolare la loro riflessione e la crescita. A quell’età, io avevo un’idea molto distorta del mondo del lavoro e il mio grado di consapevolezza personale era molto inferiore a quello che ho oggi. Ancora non abbiamo incontrato gli studenti, ma per ora l’aver preso parte al programma mi ha fatto ritrovare un ex-compagno di corso (che fa sempre mille domande come allora), una ex-coinquilina che non sentivo da anni (ma che spero di rivedere presto di persona) e soprattutto mi ha fatto incontrare un gruppo di professionisti affermati che non vede l’ora di accompagnare i nostri studenti a dare il meglio di sé: il programma promette bene.
Carolina Coradeschi, Public Affairs Manager Novartis