
Il 2021 è un anno particolarmente importante per il nostro Paese sullo scacchiere internazionale, in quanto l’Italia è Presidente di turno del G20.
Il programma della Presidenza Italiana del G20, articolato intorno al trinomio People – Planet – Prosperity, mira a prendersi “cura del pianeta e delle persone, assicurando una forte ripresa economica che sia al contempo inclusiva e sostenibile” e risulta perfettamente in linea con la mission del settore assicurativo, volta a svolgere un ruolo di primo piano per la crescita del Paese e a promuovere una transizione sostenibile, non solo a livello ambientale ma anche sociale.
Partendo dalle persone (People), il settore assicurativo svolge un ruolo significativo per promuovere la sostenibilità sociale, offrendo adeguate protezioni, anche a fronte del mutato contesto socio-economico, per dare risposta alle esigenze sia delle giovani generazioni – spesso con carriere professionali precarie e discontinue – sia della terza e quarta età – alla luce dell’allungamento della vita.
Passando al pianeta (Planet), il tema principale è quello della sostenibilità e dei cambiamenti climatici, ivi inclusi i rischi catastrofali, che hanno una rilevanza importante per il nostro territorio. In qualità di principale investitore istituzionale italiano, il settore assicurativo – grazie anche al suo orientamento verso il lungo termine – è un attore centrale per la transizione sostenibile della nostra economia, in stretto collegamento anche con quanto previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Le imprese assicurative italiane possono, inoltre, dare un contributo sostanziale anche come fornitore di adeguate coperture assicurative, agendo da catalizzatore per orientare la clientela verso comportamenti innovativi e sostenibili. E tutte le principali compagnie italiane si stanno – già da tempo – muovendo in tal senso, con l’adozione di politiche volte ad inserire la sostenibilità nelle strategie di underwriting e di investimento, nonché di politiche di esclusione e di decarbonizzazione dei portafogli.
Per quanto attiene alla Prosperity, il settore assicurativo può dare un contributo fondamentale alla ripresa economica del Paese attraverso gli investimenti, con particolare riferimento anche al settore delle infrastrutture. Il settore assicurativo ha radicato nel suo DNA la promozione e il consolidamento dell’economia, anche grazie alla ingente quota di risparmio che raccoglie e sulla quale presta, per larga parte, la propria garanzia di restituzione integrale almeno del capitale investito. Questa quota di risparmio – investita in forme di assicurazione vita in Italia – è in crescita ormai da anni: nel 2020 ha raggiunto il 18% della ricchezza finanziaria complessiva. Queste risorse consentono investimenti del settore che, alla fine del 2020, hanno superato i 1.000 miliardi di euro, grosso modo pari al 60% del PIL, a sostegno anche dell’economia reale.
In questo quadro, molteplici sono le iniziative del settore assicurativo a sostegno della Presidenza italiana del G20.
Nel luglio scorso, in occasione del G20 sul clima a Venezia, è stata lanciata la Net-Zero Insurance Alliance (NZIA), che riunisce otto dei principali assicuratori e riassicuratori del mondo, con l’impegno di accelerare la transizione verso economie a emissioni zero. Le compagnie che hanno aderito alla NZIA intendono azzerare entro il 2050 le emissioni nette dei propri portafogli assicurativi e riassicurativi, contribuendo così a mantenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali.
In vista del Summit G20 che si terrà a Roma a fine ottobre anche l’ANIA – l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici – ha deciso di organizzare nel mese di ottobre un evento di livello internazionale: l’Insurance Summit in collaborazione con GFIA – la Federazione Internazionale delle Associazioni Assicurative. Molti potranno essere gli spunti di riflessione che il settore assicurativo potrà offrire sulle tematiche del trinomio People – Planet – Prosperity, che potranno anche sfociare in proposte a livello internazionale.
Redazione CONNECT