Dalla fine di febbraio, la guerra in Ucraina ha bruscamente preso il posto della pandemia al centro dell’attenzione della comunità internazionale. Come Luiss, e come comunità degli Alumni, abbiamo cercato di dare il nostro piccolo contributo ad alleviare le sofferenze del popolo ucraino in questo momento drammatico.
Grazie ancora, pubblicamente, a tutti coloro che hanno partecipato alla campagna di raccolta fondi. L’attività di charity è di certo parte integrante della vita di una comunità come la nostra.
Abbiamo ora deciso di contribuire al Progetto che, dal 2019, vede l’Università e l’Associazione Laureati Luiss in prima linea con UNHCR per offrire a giovani rifugiati provenienti da Paesi africani la possibilità di studiare in Luiss. Difficile immaginare qualcosa che più possa cambiare le chance di vita, per dirla con la nota espressione di Amartya Sen, per chi ne beneficerà e magari nel tempo per tutta la sua comunità di partenza. Inviteremo dunque prossimamente tutti a supportare questo sforzo economico con generosità ed entusiasmo, in particolare in occasione dei nostri eventi.
Il nostro programma a tal proposito è ripartito a gran ritmo con l’inizio del mese di marzo. Mi piace, tra gli altri, citare il recente incontro svoltosi a Milano, in cui due grandi banchieri hanno condiviso idee e riflessioni in un clima di grande informalità e franchezza.
Anche nei Paesi esteri si vanno ormai superando le restrizioni agli incontri e i nostri Chapter hanno iniziato le attività in presenza. Cercheremo di supportarle e ampliarle in ogni modo possibile.
La mia riflessione finale non può però che essere rivolta ai Ranking internazionali QS, da poco pubblicati. L’articolo di questo numero spiega bene, nei dettagli, il grande e indiscutibile successo della nostra Università. Qui voglio solo rammentare l’importanza che questi dati siano ben conosciuti in tutta la nostra comunità e non solo, nonché il legittimo orgoglio con cui li abbiamo accolti.
Andrea Battista, Presidente Associazione Laureati Luiss