27 Aprile 2022

L’Associazione Laureati Luiss a Dubai. L’intervista al Chapter Leader Francesco Bulleri

Quello di Alumni Luiss rappresenta ad oggi un network esteso che conta oltre 53.000 Alumni in tutto il mondo uniti allo scopo di creare una fitta rete di conoscenze, rapporti personali, professionali e opportunità da condividere. L’estensione della community, in cui l’Università rimane un punto di contatto e di riferimento costante, è anche dovuta alle recenti aperture di Chapter esteri ed ai loro leader di rappresentanza, promotori di iniziative, incontri di approfondimento su temi di attualità, networking, visite culturali e molto altro.
Con questo numero della newsletter diamo inizio ad un ciclo di interviste che vedono protagonisti i nostri Chapter Leader. Oggi, a raccontarci la sua personale esperienza in occasione dell’evento di lancio, è con noi Francesco Bulleri, Chapter leader ALL a Dubai.

 

Com’è andato l’evento di lancio del Chapter di Dubai?

È stato davvero un bel momento di incontro che ha visto Alumni più giovani e senior insieme. Nonostante per alcuni fosse la prima volta, c’era un’atmosfera rilassata e serena, la stessa che si respirava in Luiss. L’evento si è tenuto nel Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai ed è stato arricchito dalla presenza del Console Generale, Giuseppe Finocchiaro, e del Commissario Generale dell’Italia, Paolo Risenti.

 

Da quanto tempo sei a Dubai e di cosa ti occupi?

Sono a Dubai da circa due anni e lavoro nel dipartimento di corporate di ADG Legal, uno studio legale internazionale che si occupa di fornire assistenza legale ad aziende e persone fisiche che si occupano di business qui negli Emirati Arabi.

 

Quali sono le aree e i settori in maggiore espansione negli Emirati?

Attualmente il Paese è in fase di crescita, per questo c’è grande necessità di risorse in diversi settori come retail, construction, tech, turismo, automotive, moda, lusso e food. Ultimamente si sta lavorando anche con le criptovalute, soprattutto grazie all’attuazione di normative che ne stanno facilitando lo sviluppo.

 

Quali sono le competenze professionali più richieste e quali le prospettive di business e di carriera per i nostri laureati?

Innanzitutto, c’è da sottolineare che il Paese ha necessità e accoglie expat: basti pensare che solo il 10% della popolazione è di nazionalità emiratina. Questo permette ai nostri laureati di essere appetibili per questo mercato, soprattutto per coloro che fanno impresa e che vogliono investire nel Golfo. Ci sono molte aziende italiane e imprenditori interessati a costituire società, ma anche interesse per il mondo scientifico, del tech e per figure di sales marketing con esperienza manageriale.

 

Quali sono i prossimi programmi del Chapter?

A Dubai è presente una community di oltre un centinaio di Alumni che abbiamo intenzione di contattare e coinvolgere nelle attività del Chapter. Stiamo infatti già lavorando al prossimo evento che si terrà il 26 maggio e prevedrà un momento di networking. L’idea è quella di creare degli appuntamenti periodici, ai quali aggiungere eventi di taglio istituzionale che coinvolgano le autorità emiratine unitamente a quelle italiane.

 

Cosa suggeriresti a coloro che desiderano intraprendere una esperienza professionale e di business a Dubai?

Quello che mi sento di consigliare è di lavorare sulle hard, ma soprattutto sulle soft skills. È necessario allenare il proprio spirito di adattamento, sia per quanto riguarda l’aspetto climatico sia per la multiculturalità. Consiglio, inoltre, di considerare la rete ALL un punto di riferimento importante per ricevere informazioni in merito alla vita e al lavoro qui a Dubai. In veste di Chapter Leader sono a disposizione per mettere in contatto gli Alumni con professionisti delle diverse industries.

 

Intervista a cura di Rita Gismondi, Avvocato, e Chiara Rinaldi, Giornalista