
Cari Colleghi,
questo spazio, nelle intenzioni della Redazione, sarebbe dovuto essere riservato ad una rubrica in cui la nostra laureata Silvia Biondi raccontava del suo lavoro, dei migranti e delle missioni umanitarie alla luce della sua carriera internazionale nel World Food Programme.
Era entusiasta di poter collaborare alla nostra Newsletter per condividere con altri il proprio percorso umano e professionale.
Si è resa disponibile a appresentare la nostra Università nell’ambito di un Open Day virtuale rivolto a prospect student.
Fino all’ultimo, con la professionalità, la generosità e la passione che l’hanno sempre contraddistinta, ha creduto, e desiderato, di poter dare il suo contributo all’intera comunità Luiss oltre all’intervista che ci aveva rilasciato tempo fa e che condividiamo nuovamente per chi non avesse avuto modo di leggerla.
Teneva moltissimo al suo lavoro. Era una persona profondamente gentile, sempre pronta a sostenere il prossimo. Aveva un sorriso accogliente dietro cui si celava una grande integrità morale, una dolce fermezza, una straordinaria energia e la capacità di essere una mentore con umiltà.
Tutti coloro che hanno avuto l’onore di conoscerla e lavorare con lei hanno potuto riconoscere ed apprezzare l’attenzione e la premura che riusciva a comunicare e a riservare ad ognuno.
Siamo rimasti profondamente addolorati dalla notizia della prematura scomparsa di Silvia e ci siamo interrogati molto sul da farsi.
Forse, queste poche righe non riusciranno a renderle il giusto merito e la contezza del contributo che abbiamo perso, ma sono la testimonianza di quanto questa nostra laureata si sia contraddistinta per meriti e quanto ancora avrebbe “restituito” alla nostra Università e alla comunità di tutti gli Alumni Luiss.
Chiara Rinaldi, Giornalista