Mercoledì 24 febbraio si è tenuto il terzo appuntamento del 2021 con 1-Hour Talk, il ciclo di incontri virtuali promosso dall’Associazione Laureati Luiss. Il webinar, presentato dal Professore Raffaele Marchetti, ha ospitato il Professore Eyal Zimlichman – MD, MSc (MHCM), Deputy Director General, Chief Medical Officer e Chief Innovation Officer presso lo Sheba Medical Center.
Nel corso del webinar è stata approfondita la risposta di Israele al COVID-19 e le strategie di gestione dell’emergenza sanitaria che lo hanno reso un esempio da seguire in tutto il mondo.
Il Professor Zimlichman ha descritto le varie fasi dell’epidemia in Israele: a partire dalla prima inaspettata ondata, fino ad arrivare ad essere il Paese con il più alto tasso di vaccinazione al mondo.
I fattori che hanno permesso a Israele di fronteggiare in maniera così efficace le sfide che si sono presentate negli ultimi 12 mesi sono diversi. Primo tra tutti un aspetto da non sottovalutare: la dimensione della popolazione, che è di medie dimensioni.
La più importante, e sotto certi aspetti anche innovativa, caratteristica del sistema sanitario israeliano è la digitalizzazione delle informazioni e dei dati relativi all’intera popolazione. Questi ultimi sono stati infatti registrati in un database accessibile a tutti in qualsiasi momento e costantemente aggiornato. Il Professor Zimlichman lo definisce come “uno dei fattori più decisivi nella risposta alla pandemia”. Essere in grado di identificare in brevissimo tempo chi sono i soggetti più a rischio ha difatti permesso agli operatori sanitari di ottimizzare i tempi e di procedere con velocità nella somministrazione dei vaccini.
Un altro aspetto di cruciale importanza è stata l’efficacia delle infrastrutture che, combinata con un’avanzata disponibilità dei dati, ha permesso di arrivare a vaccinare 200 mila persone al giorno.
Durante l’incontro è stata inoltre sottolineata la tendenza culturale di Israele ad affrontare momenti di crisi nella maniera più rapida ed efficacie possibile. Le situazioni di emergenza che il Paese si è trovato più volte a fronteggiare lo hanno portato a sviluppare una grande velocità di risposta. Nel momento in cui è stato chiaro che il vaccino sarebbe stato l’unica strada da percorrere per uscire dalla pandemia, c’è stato uno sforzo generale della popolazione per raggiungere l’obiettivo comune, e questo ha permesso al paese di distinguersi nella sua risposta al COVID-19.
A differenza di altre realtà, in Israele tutta la popolazione è stata coinvolta nella lotta alla pandemia. Anche i più giovani hanno avuto la possibilità di contribuire alla ripresa trovando delle soluzioni che portassero, in tempi brevi, risultati proficui.